Pioggia di Fuoco | PS3 Clan

Cosa faccio? Lo prendo?, Air Conflicts: Secret Wars

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Lorenzo[PdF]
view post Posted on 16/7/2011, 10:50     +1   -1




Nel panorama dei videogiochi dedicati al volo, dualisticamente suddiviso in simulativi ed arcade di variabile profondità, vi sono alcune sottocategorie relative all'ambientazione che generano filoni quasi del tutto indipendenti. Così come avviene per gli FPS, tutti i titoli che ruotano attorno al secondo conflitto mondiale hanno approccio e marchio di fabbrica inconfondibili, tanto da appartenere al genere a parte dei “WWII Games”. Sviluppato da BitComposer Games (studio indipendente sito a Francoforte), Air Conflicts: Secrets Wars è un simulatore di volo squisitamente arcade ambientato a cavallo tra la prima e la seconda guerra mondiale.
Un passato difficile
Tutto ha inizio in quel di Tobruk, in una Libia invasa dai nazisti dove l'atmosfera truce del colonialismo italiano è ancora fresca. In un contesto geopolitico tanto complicato si muovono nell'ombra i protagonisti di Air Conflicts, piccoli contrabbandieri ribelli che sfruttano la situazione per tirare a campare e commerciare alcolici, oltre che per coltivare l'immensa passione per il volo.
Cresciuta a “pane e nuvole” da un amico di famiglia che si è preso cura di lei dopo la scomparsa del genitore, “DeeDee” Derbec è figlia di un carismatico eroe della prima guerra, del quale rivivremo le gesta attraverso i diversi flashback. Inutile sottolineare che ben presto l'acuirsi del conflitto trascinerà la nostra eroina in un repentino e diretto scontro nei cieli d'Europa.

Air Conflicts proietta il giocatore in un continuo balletto tra i due conflitti grazie ai flashback basati sulle storie narrate alla protagonista. Una delle peculiarità del titolo tedesco risiede proprio nel farci controllare una figura estranea ai tipici cliché legati agli eroi di guerra, pur rappresentando a sua volta una stereotipata icona femminile. “DeeDee” Derbec è infatti la tipica figura attraente dal passato difficile e dal carattere indipendente e duro. Questa forzatura nel dipingerla ha purtroppo coinvolto anche gli altri personaggi presenti nel gioco, ponendoci innanzi a continue rappresentazioni caricaturali: dal meccanico rozzo ed ubriacone - bravissimo nel proprio lavoro -, al padre eroe pluridecorato e precocemente deceduto, passando per il politico-militare tutto apparenza e il delinquente dai modi gentili. Sebbene sia encomiabile il lavoro svolto dagli sviluppatori sul fronte narrativo, dipanato efficacemente attraverso artwork e diari tra una missione e l'altra, è indubbio che un'impronta meno dozzinale dei personaggi avrebbe giovato all'immedesimazione ed allo sviluppo della trama.
Solcare i cieli
Air Conflicts: Secret Wars - recensione - PC Lanciando il gioco, il menù principale si presenta semplice e pulito, proponendo le tipiche opzioni presenti nei titoli analoghi. E' possibile avviare una nuova campagna, giocare missioni singole personalizzabili in più parametri, competere in rete o in locale e naturalmente cambiare diverse impostazioni. Il primo aspetto interessante che emerge è la possibilità di giocare in modalità simulativa o arcade. Tuttavia pur trattandosi di un'opzione molto pubblicizzata durante le presentazioni alla stampa, questa scelta non corrisponde affatto a ciò che ci si aspetterebbe. Dimenticatevi il gameplay estremamente scalabile di titoli quali Wings of Prey o Cliffs of Dover: in Air Conflicts la differenza tra arcade è simulazione risiede solo nel numero di tasti a disposizione per controllare l'aereo e nelle reazioni dello stesso alle sollecitazioni. Se nella modalità arcade il velivolo è praticamente ancorato al centro dello schermo ed è possibile impartire comandi repentini (senza preoccuparsi troppo di stalli e perdite di quota), in quella simulativa si governano direttamente i timoni di coda e lo spazio di manovra è molto più ampio e credibile, pur lasciando al giocatore delle libertà che un simulatore puro non permetterebbe mai. Ci troviamo dunque innanzi a due differenti livelli di “profondità arcade”, dove il primo è evidentemente influenzato dal codice dedicato ai motion controller: ricordiamo infatti che il titolo è in uscita anche su console ed è stato confermato il pieno supporto al Playstation Move, periferica che può garantire precisione nella fase di shooting, per quanto assistita, ma poca affinità con un dettagliato modello simulativo.

Nel suo complesso il gameplay risulta leggero e divertente, permettendo a chiunque una buona dose di “dogfighting” e di “bombing” su obiettivi terrestri e navali, supportati da tre visuali di gioco distinte (compresa quella dall'abitacolo, realizzata con cura) e dalla fruibilità via cloche, joypad o mouse più tastiera. Gli aerei a disposizione del giocatore sono molti e rappresentano fedeli repliche virtuali dei modelli realmente prodotti, ciascuno con le proprie caratteristiche di agilità, corazza e proprietà di combattimento. Inoltre come già sottolineato in sede di premessa, è possibile comandare velivoli della prima e della seconda guerra mondiale, potendo così attingere da due classi di velivoli ben distinte. Ricordiamo infine che la nostra eroina può conquistare, raccogliere e spendere punti esperienza - le cosiddette stelle - per personalizzare ulteriormente le skill di volo. Sarà ad esempio possibile aumentare la resistenza in combattimento e l'abilità in virata: feature che sottolineano ulteriormente la natura arcade di Air Conflicts.
Le quasi cinquanta missioni che compongono la campagna principale offrono molteplici e variegate sfide, tra le quali il combattimento aereo è sicuramente la principale, anche se non mancano missioni “stealth”, di scorta, di bombardamento e di ricognizione. Un piatto piuttosto ricco quindi, considerando la caratura indipendente del prodotto, sebbene si avverta in determinate circostanze di trovarsi innanzi ad un'opera dal budget più importante e a ben vedere il prezzo del biglietto è più cospicuo del solito.
Volo agevole
Air Conflicts: Secret Wars - recensione - PC Sotto il profilo tecnico il titolo dei BitComposer si presenta sicuramente ben confezionato, offrendo scorci di discreta fattura e buoni modelli poligonali, soprattutto per quanto concerne i velivoli. Le venti ambientazioni di gioco - ricordiamo la Libia, la Germania, l'Egitto e la Turchia - mostrano paesaggi realizzati con cura, ulteriormente raffinati da buoni effetti di illuminazione (ottimi i tramonti) ed arricchiti da una eccellente realizzazione dell'acqua. Tuttavia siamo ben lungi dai risultati raggiunti da titoli ben più blasonati come Blazing Angels, Battlestation o i già citati Wings of Prey e Cliffs of Dover: la ripetitività strutturale - ben evidente sorvolando Berlino - e la povertà di alcune aree sono i segni evidenti della levatura low-budget del prodotto tedesco. Inoltre la buona modellazione degli aerei contrasta sensibilmente con la pochezza poligonale dei mezzi di terra - poco più che parallelepipedi semoventi - e con le terribili animazioni delle truppe, raramente presenti in titoli analoghi a causa delle poche risorse per gestirle adeguatamente.
Chiudono il quadro grafico una sufficiente realizzazione degli effetti particellari e la qualità altalenante delle texture che raggiunge le vette migliori sulle carene dei velivoli, dove è possibile visualizzare persino le bruciature e i danni causati dai proiettili nemici.

La nostra prova su strada è stata effettuata con un PC dotato dei seguenti requisiti: processore i5 750 a 3.60 MHz, Ati Radeon HD 5870 e 4 Giga di Ram su Windows 7 64 bit, caratteristiche più che sufficienti per spingere al massimo l'opera dei BitComposer senza nessun tentennamento o compromesso, anche nelle situazioni più caotiche ed affollate. Nelle missioni singole, ove è possibile affrontare anche decine e decine di velivoli nemici contemporaneamente, si mantiene costante un framerate di 60 fps a 1080p con tutti i filtri abilitati e Vsync attivo. Il lavoro di GPU e CPU è agevolato dall'assenza di un modello fisico elaborato e da fondali scarsamente dettagliati (ben lontani dagli splendidi scorci visibili nelle serie Hawx e Il-2 Sturmovik), garantendo un'ottima scalabilità del motore grafico e completa fruibilità anche su sistemi non aggiornatissimi.
Non si segnalano fenomeni di tearing in assenza di Vsync, di stuttering e popup, dunque nel complesso l'esperienza di gioco risulta estremamente fluida, solida e godibile. Dalla nostra prova emerge chiaramente che lo sviluppo sia stato concepito col target console sin dal principio: l'effetto nebbia applicato anche a distanze relativamente vicine è un chiaro segnale per salvaguardare il caricamento dei dati sulla ram.

Il comparto audio è senza dubbio il più debole dell'intera produzione BitComposer, con un doppiaggio in inglese a tratti imbarazzante (il titolo è completamente sottotitolato in italiano) ed una colonna sonora chiaramente poco ispirata, le cui note ricordano a più riprese le sonorità storpiate della soundtrack di Star Wars. Nulla da segnalare su quanto concerne gli effetti sonori, supportati da campionamenti poco penetranti ma in linea con quelli di produzioni analoghe.
Oltre alla campagna in singolo ed alle missioni personalizzabili, Air Conflicts propone una modalità multiplayer sino ad otto giocatori in rete locale ed online che purtroppo non ci è stato possibile sperimentare a causa del server principale non accessibile in sede di recensione.

VOTI

GRAFICA E TECNICA : 6

GIOCABILITA' : 6.5

LONGEVITA' : 7

COLONNA SONORA EFFETTI E DOPPIAGGIO : 5

Beh... vedete voi se è da prendere...datemi un aiuto :D . . .
 
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Antonio [PdF]
view post Posted on 16/7/2011, 11:03     +1   -1




Nono meglio AC:AO quello sì lo prendo pure io piu in la
 
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view post Posted on 16/7/2011, 11:06     +1   -1
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Lorenzo[PdF]
view post Posted on 16/7/2011, 11:06     +1   -1




EEEEEEEE ci sta tempo io dico adesso per l'estate XDDDD
 
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3 replies since 16/7/2011, 10:50   69 views
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